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L’haiku è un’antica forma di poesia giapponese che in soli tre versi e diciassette sillabe racconta un gesto, una visione, un momento unico.
L’haiku può ricordare la filastrocca, invece è proprio una poesia, divertente da leggere e semplice da realizzare; tutti possono farlo, è sufficiente saper dividere le parole in sillabe. L’haiku libera dalla paura di dover dire cose importanti, dal non sapere quando è il momento di andare a capo, dalla ricerca della rima. L’haiku non ha un titolo, non cerca il lirismo ma solo attenzione: fermarsi, osservare, cogliere un momento, un gesto, un avvenimento minimo e scrivere. Un qui e ora che diventano poesia. L’haiku è la maniera ideale per avvicinare adulti e bambini a giocare con le parole e al componimento poetico.
Il laboratorio è suddiviso in tre parti: nella prima si prende confidenza con gli haiku, attraverso la lettura di alcune poesie degli autori classici e contemporanei.
Nella seconda parte si spiega come “funzionano” gli haiku.
Infine si prova a scrivere degli haiku, e ogni partecipante ne troverà almeno uno. Chi prenderà più confidenza con il metodo ne troverà tanti e non si fermerà più…
Materiali occorrenti:
Fogli bianchi (anche di recupero), penne o matite.
Pino Pace | laureato in DAMS all’Università di Bologna, insegna pratiche di scrittura in scuole, biblioteche, centri culturali in Italia e in Europa. Ha scritto e diretto documentari per radio e TV e ha pubblicato molti libri per bambini e ragazzi. Dirige il festival Matota di Torino.
Info: 329.41.30.463 – veropace @ tin.it – www.pinopace.eu